RUBINO

IL RUBINO, UN TESORO DALLE PROFONDITà DELLA TERRA

Il rubino, varietà rossa del minerale corindone, è una delle gemme più famose e pregiate nel mercato delle pietre preziose. Con una durezza pari a 9 su 10 nella scala Mohs, è superato solo dal diamante in termini di resistenza.

Il rosso del rubino è un colore carico di emozione, storia, e soprattutto mistero.

Dalle miniere della Birmania alle vetrine delle gioiellerie più prestigiose del mondo, questa gemma dalla storia millenaria racconta un viaggio affascinante e di inestimabile valore.

ORIGINE E CARATTERISTICHE

In sanscrito, il rubino era chiamato ratnaraj, ovvero “re delle pietre preziose”: un titolo che ne riflette il prestigio e il valore simbolico, tanto da essere spesso indossato da re e nobili come segno di potere e autorità. Anche Greci e Romani ne apprezzavano il colore vivido, classificando queste gemme tra i carbunculus, termine generico usato per indicare le pietre di tonalità rossa.

Il nome “rubino”, con cui oggi conosciamo questa pietra, è comparso solo nel Medioevo e deriva dal latino ruber, che significa “rosso”.

Questo colore quasi ipnotico è dovuto alla presenza di piccolissime quantità di cromo, un minerale composto da ossido di alluminio. Tuttavia, la colorazione del rubino non è sempre uniforme: in natura si possono trovare numerose tonalità, che spaziano dal rosa al porpora, fino a sfumature di arancio o bruno. La tonalità di rosso, insieme alla presenza di inclusioni di altri minerali o colorazioni all’interno della gemma, rappresenta un fattore determinante per il suo valore.

Il colore più ricercato e pregiato è noto come “Sangue di piccione”: un rosso puro e leggermente purpureo, che si distingue per la sua intensità e uniformità.

I maggiori giacimenti di rubino si trovano in Sri Lanka, Cina, Madagascar, Tanzania e soprattutto nella regione di Mogok in Birmania (oggi Myanmar), anche soprannominata la “valle dei rubini”.

Tra i rubini più costosi al mondo, troviamo al primo posto l’Estrela de FURA da 55,22 carati del Mozambico venduta per la cifra record di 34,8 milioni di dollari (circa 30,7 milioni di euro), seguita al secondo posto dal Sunrise Ruby, un rubino di 25,59 carati proveniente dal Myanmar incastonato in un anello Cartier e battuto all’asta per 30,42 milioni di dollari.

CURIOSITÀ E LEGGENDE

Simbolo per eccellenza dell’amore e della passione, il rubino è una scelta carica di significato romantico, spesso regalato per celebrare tappe speciali della vita come il 15° e il 40° anniversario di matrimonio.

Inoltre, il rubino è la pietra portafortuna per i nati nel mese di luglio, associata all’energia, al coraggio e alla protezione.

Nel corso dei secoli, questa pietra preziosa ha ispirato numerose leggende. Si credeva, ad esempio, che avesse il potere di proteggere chi la indossava dai pericoli e di garantire buona salute, ricchezza e saggezza.
In Birmania, i guerrieri credevano che portare un rubino incastonato nella pelle li rendesse invincibili in battaglia.

Secondo un’altra tradizione, i rubini potevano cambiare colore per avvertire il proprietario di un pericolo imminente, rafforzando la loro fama come talismani protettivi.

ROSSOROSSO ICONICO:ICONICO: DALLE GEMME ALLE AUTO

Oltre all’amore, alla passione e al fuoco, il colore rosso è da sempre associato al mondo delle corse automobilistiche. Basta pensare alle leggendarie “Rosse” italiane, come Ferrari e Alfa Romeo, che hanno fatto del colore rosso il loro marchio di fabbrica, incarnando l’idea di velocità e raffinatezza su strada.

In attesa della Mille Miglia che si svolgerà dal 17 al 21 giugno, ripercorriamo le icone rosse che hanno reso unica una delle competizioni automobilistiche più prestigiose della storia.

L’Alfa Romeo detiene un record imbattibile con 11 vittorie dal 1927 al 1957. Tra i suoi modelli più celebri spiccano la 8C 2900B e la 6C 1750 Gran Sport, simboli di eleganza e prestazioni ineguagliabili.

Segue la Ferrari, con 8 trionfi nella competizione. La sua leggendaria 166 MM segna l’inizio di un’epoca gloriosa: vincitrice nel 1949, è un capolavoro di design e tecnica, grazie al suo iconico motore V12 e alle linee eleganti.

RUBINORUBINO E PERSONALITÀ:PERSONALITÀ: PERCHè SCEGLIERLO

Come avrete intuito, nella maggior parte dei casi, il rubino viene associato a personalità forti e distintive: leader visionari, donne carismatiche e uomini che vogliono distinguersi senza ostentazione.

Il suo colore intenso, simbolo di passione e potere, lo rende una scelta perfetta per chi desidera un accessorio che rifletta la propria forza interiore.

Negli ultimi anni, il rubino è tornato a spiccare soprattutto nelle tendenze del gioiello vintage.

Anelli chevalier con rubini incisi, gemelli eleganti, spille e pendenti dallo stile retrò sono una “firma” silenziosa per chi ama combinare audacia estetica e un tocco di storia.

LA GEMMA DELL’ALTADELL’ALTA GIOIELLERIAGIOIELLERIA

Numerose maison di lusso hanno reso il rubino protagonista delle loro collezioni come simbolo di dinamismo e movimento, integrandolo in creazioni che uniscono eleganza e vitalità.

Un esempio perfetto è la collezione Barocko di Bvlgari che trae ispirazione dall’esuberanza dell’arte barocca. I rubini, spesso combinati con altre gemme colorate, incarnano perfettamente questo senso di vitalità e movimento teatrale. Ancora più audace è la collana Ruby Metamorphosis della collezione Magnifica, un capolavoro che combina rubini e diamanti in un design tridimensionale.

Cartier, invece, ha esplorato il tema del movimento attraverso giochi di luce e illusioni ottiche. Nella collezione Sixième Sens, l’anello Phaan presenta un rubino che sovrasta un diamante, creando un effetto di profondità e movimento quando la luce attraversa le gemme.

Tuttavia, non possiamo tralasciare uno dei gioielli più esclusivi di sempre: la corona dei reali britannici. Iconica è la tiara di 96 rubini birmani commissionata a Garrard da Elisabetta II nel 1973, uno dei gioielli più amati dalla regina.