NEL MUSEOMUSEO DELLA DELLA MILLE MIGLIA
Se ne vede uno anche sul sito del museo dedicato a questa competizione.
Il museo è nell’ex monastero di Sant’Eufemia di Brescia, la città da cui parte e in cui arriva la gara.
Nel 2024 ha ospitato per due giorni la diciottesima edizione del Concorso Modellistico Città di Brescia. Vi hanno partecipato quasi quattrocento persone con più di millecinquecento opere. I visitatori sono stati circa tremila. Segni che c’è molto interesse verso il modellismo delle quattro ruote (e non solo).
Vediamo qualche curiosità e qualche cenno storico su questo mondo.
II DINKYDINKY TOYS
Possiamo annoverare i Dinky Toys tra i modellini di auto più celebri della storia del collezionismo.
I più noti sono riproduzioni fedeli in miniatura di veicoli esistenti. Come la Jaguar XK120, la Rolls-Royce Silvero Wraith e la Maserati 250F.
Il primi esemplari risalgono al 1934. L’azienda che li ha lanciati, la Meccano Ltd di Liverpool, uno dei pionieri del settore, già realizzava modellini di treni.
I Dinky Toys non sono stati sempre ben definiti: il cambiamento è stato necessario dopo l’arrivo di competitor come la Corgy Toys, celebre anche per i modellini della Batmobile e dell’Aston Martin di 007.
Abarth 750 Zagato, Alfa Romeo Giulietta Spider, Fiat 508 Balilla, Lancia Appia.
Sono alcuni esempi di modellini di auto che riproducono le vetture che hanno partecipato alla Mille Miglia.

LA NASCITA DEL COLLEZIONISMOCOLLEZIONISMO
Il passaggio delle macchinine da giochi per bambini a oggetti ricercati anche dagli adulti è avvenuto nel secondo dopoguerra, quando aziende come la AMT e la SMP hanno iniziato a realizzare modellini di auto destinati ai concessionari, che li davano come gadget.
L’interesse verso questi oggetti ha portato alla nascita dei primi kit di montaggio in legno o in plastica e il modellismo automobilistico è diventato un hobby legato alla passione per i motori e alla cura dei dettagli.

VALORE
Catawiki, portale specializzato in aste online, riporta: «Nel 2008, un modellino di camion Dinky Toy prebellico […] è stato venduto a € 26.000, un autentico record mondiale per un solo Dinky Toy. Oggi, una confezione di Dinky può raggiungere il doppio di quell’importo».
Cercando su Google, abbiamo trovato vari esemplari dal prezzo importante, tra cui una Ferrari della Bburago a 1.425,90 euro e una McLaren della Amalgam a 10.495.
Probabilmente, il più costoso è l’Hot Wheels Beach Bomn Rosa, che supera i 150.000 dollari.
Comunque, a parità di fascia, siamo molto lontani dalle cifre dei francobolli e delle monete, che possono arrivare a milioni di euro.
Ma il valore dei modellini non è solo economico. C’è una componente ludica che riporta le persone all’infanzia. C’è la loro capacità di evocare i periodi storici. C’è la maestria di chi sa riprodurre i dettagli con tanta precisione. Senza contare il design globale di questi oggetti e la qualità dei loro materiali.

LELE SCALESCALE PIÙ AMATE DA CHI CREA I MODELLINI DELLE AUTO
Due scale molto popolari in questo settore sono la 1:43 e la 1:18.
La prima viene impiegata per i modellini di auto in metallo pressofuso ed è un’evoluzione della scala O, ideata per quelli dei treni.
I primi Paesi in cui si è diffusa sono stati la Francia e il Regno Unito.
Tra le aziende e i marchi che l’adoperano o che l’hanno fatto troviamo Corgi Toys, Dinky Toys, Schuco, Tekno, Solido, Mercury, Polistil e Mebetoys.
Il suo utilizzo è molto ampio: auto da corsa, veicoli di emergenza, berline familiari, suv e slot car elettriche. Nell’ultimo caso, la sua adozione è relativamente recente rispetto alla 1:24, alla 1:32, alla 1:87 e la 1:64.
La 1:64, insieme alla 1:50, è anche quella più popolare per camion e rimorchi in miniatura.
Secondo la tradizione, il primo modellino d’auto realizzato esattamente in scala 1:43 è stato il 24R Peugeot 203, un Dinky Toys francese (1951).
Tuttavia, non tutti sono d’accordo perché molte macchinine in ferro o in gesso degli anni ‘20 e ‘30, pur non essendo riproduzioni accurate, hanno all’incirca le stesse dimensioni.
La scala 1:43 deve il proprio successo nell’Europa Meridionale soprattutto all’utilizzo degli stampi (o facsimili) di aziende affermate da parte di realtà locali.
Per esempio, negli anni ’60, la Metrosul, portoghese, è stata una delle prime ad adoperare quelli della Dinky.
In seguito, la scala 1:43 ha conquistato anche le Americhe e l’Europa orientale, compresa l’Urss.
Oggi ha molto successo tra i produttori cinesi e del sudest asiatico.
La scala 1:18 viene utilizzata per fare modellini in metallo pressofuso di automobili, veicoli militari e aerei. E anche le case delle bambole dei bambini.
Uno dei suoi vantaggi è che consente di riprodurre i dettagli molto accuratamente.
Tra le realizzazioni fatte in questa scala troviamo i prodotti della linea Action Figure della G.I. Joe.
